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Impronte digitali

Lettori di impronte digitali: come funzionano ?

Da quando gli scanner di impronte digitali sono apparsi per la prima volta sugli smartphone nel 2011 sono diventati praticamente una caratteristica standard. Sono veloci, convenienti e relativamente sicuri dal momento che le nostre impronte digitali sono sufficientemente uniche (a meno che qualcuno non ne realizzi un duplicato ben fatto).

Non esiste un solo tipo di lettore di impronte: alcuni scanner si affidano alla luce, altri all’elettricità ed altri ancora al suono per mappare le creste e le valli delle nostre impronte. I sensori capacitivi (sensori elettronici) sono popolari negli smartphone perché sono precisi, piccoli e veloci, ma le tecnologie ottiche ed a ultrasuoni hanno il vantaggio di consentire anche la scansione “in-display”. Ma cosa succede in quei millisecondi subito dopo aver messo il dito su uno scanner?

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